Il Consiglio comunale di Atrani, nella seduta del 28 ottobre 2025, ha approvato una deliberazione di grande rilievo istituzionale riguardante l’Azienda Speciale Consortile Cava–Costa d’Amalfi (ASCCCA). Con questo atto, l’Amministrazione ha deciso di sospendere in via cautelativa l’efficacia della deliberazione consiliare n. 4 del 12 marzo 2024, relativa all’approvazione dello schema di atto costitutivo e di statuto dell’Azienda.
La decisione è maturata a seguito della richiesta formale del Comune di Atrani alla Corte dei conti Campania e alla Regione Campania di esprimersi, rispettivamente, con un parere e con un chiarimento tecnico sulla corretta applicazione delle norme relative alla costituzione dell’Azienda Speciale. Dall’analisi del parere della Corte dei conti e delle note regionali, il Comune di Atrani ha potuto rilevare diversi elementi che evidenziano criticità di natura giuridica, contabile e procedurale nell’impianto complessivo dell’ASCCCA, tali da richiedere ulteriori approfondimenti e integrazioni da parte dei Comuni dell’Ambito.
La Corte dei conti ha ricordato che, per istituire un’azienda speciale, i Comuni devono disporre di un piano economico-finanziario triennale completo, basato su dati verificabili e coerenti con i principi del D.lgs. 118/2011 e dell’art. 114 del TUEL. Il fondo di dotazione, elemento costitutivo e indispensabile, deve tutelare i creditori e garantire l’equilibrio di bilancio: ogni variazione deve essere motivata e supportata da pareri tecnici e contabili formali. La Regione Campania, da parte sua, ha chiarito che la figura del Direttore Generale deve essere scelta esclusivamente tra gli iscritti all’Elenco Regionale, come previsto dalla L.R. 11/2007 e non sulla base di criteri nazionali come indicato nelle modifiche statutarie proposte.
Dall’esame degli atti è emerso inoltre che il Piano di sostenibilità allegato alla delibera del 2024 non contiene un vero piano economico-finanziario triennale: manca il fondo di dotazione, manca la previsione dei costi del direttore generale e del revisore, manca qualsiasi riferimento ai rapporti, crediti e debiti che dal Piano di Zona confluiranno nell'Azienda Speciale Consortile.  È stata anche riscontrata una difformità sostanziale tra l’atto costitutivo e lo statuto modificato: c’è stata una riduzione sostanziale, senza istruttoria o parere contabile. Anche la proposta di sostituire il riferimento alla “normativa regionale” con quella “nazionale” nella disciplina del Direttore Generale risulta non conforme alle leggi regionali e rischia di compromettere la legittimità della procedura di nomina.
Durante la seduta, il Sindaco Michele Siravo ha illustrato le motivazioni del provvedimento e il percorso di chiarezza intrapreso dal Comune. “L’atto che oggi discutiamo non è un no, ma un atto di responsabilità. La nostra battaglia non è contro i servizi sociali, al contrario, è per garantire che questi servizi – vitali per le fasce più deboli – siano erogati con efficacia, stabilità e trasparenza. Non si può costruire un’Azienda Speciale su basi giuridiche fragili o con conti incerti. Solo dopo che tutto sarà chiaro e completo potremo aderire convintamente a una gestione consortile sana e corretta.”. Il Sindaco ha inoltre ricordato che il parere del Revisore dei conti comunale ha confermato la coerenza dell’azione del Comune con i principi di legalità e prudenza contabile. “Un parere – ha aggiunto – che rafforza le nostre scelte e conferma che stiamo procedendo nella direzione giusta.”
Il Consiglio comunale ha quindi deliberato di non approvare le modifiche statutarie proposte, di non approvare la presa d’atto delle discordanze tra lo schema del 2024 e l’atto notarile del 27 maggio 2024, e di sospendere per dodici mesi l’efficacia della delibera, in attesa di nuovi approfondimenti tecnici e contabili. La decisione sarà trasmessa a tutti i Comuni dell’Ambito S2, invitandoli a condividere un percorso di revisione coordinato.
Nel corso del suo intervento, il Sindaco Siravo ha anche proposto di chiedere a tutti i Comuni dell’Ambito di dotarsi di una cabina di regia tecnica, con referenti chiari e competenze definite, capace di coordinare i supplementi istruttori e le integrazioni contabili secondo le linee guida della Corte dei conti. Ha ricordato, a questo proposito, l’esperienza maturata ad Atrani per la costituzione della propria Azienda Speciale, che si è avvalsa di un gruppo di lavoro qualificato guidato dal professor Luca Sensini dell’Università di Salerno, garanzia di un percorso tecnico fondato su competenza e rigore. “Un’operazione così complessa – ha sottolineato – non può essere lasciata all’improvvisazione. Servono metodo, coerenza gestionale e una guida unitaria, perché solo con un percorso condiviso sarà possibile sanare le criticità e dare all’Azienda Speciale una base solida e trasparente.” Il Sindaco ha poi concluso con parole chiare: “Atrani non blocca nulla: chiede soltanto verità, correttezza e rispetto delle regole. La nostra richiesta di pareri non è stata un atto di opposizione, ma d’amore verso la nostra comunità e le istituzioni. La legalità non è un ostacolo, è la nostra bandiera. Nessuna scorciatoia: solo responsabilità, metodo e trasparenza.” 
Con questa deliberazione, il Comune di Atrani si conferma garante della legalità e della buona amministrazione, scegliendo la strada del rigore, della chiarezza e della responsabilità a tutela dei cittadini e dell’intero Ambito S2.