Il borgo costiero della Costiera Amalfitana, il più piccolo d’Italia per estensione territoriale ma tra i più ricchi di storia, identità e patrimonio artistico, sarà rappresentato dal sindaco Michele Siravo. Atrani porterà al Festival non solo l’immagine del borgo più piccolo d’Italia, ma anche la memoria della sua storia millenaria, quando nella chiesa di San Salvatore de’ Birecto venivano eletti i Duchi della gloriosa Repubblica Marinara di Amalfi.
Il Festival, giunto quest’anno alla diciassettesima edizione, è una vetrina nazionale che riunisce borghi da ogni regione del Paese, offrendo tre giorni di incontri, dibattiti, workshop, spettacoli e momenti di promozione enogastronomica. A Bellano si discuterà di temi cruciali per le comunità locali: dalla tutela dell’ambiente alla gestione dei flussi turistici, dall’innovazione digitale alla valorizzazione delle tradizioni.
«La presenza di Atrani al Festival – sottolinea il sindaco Siravo – rappresenta un motivo di orgoglio e una responsabilità. Andremo a Bellano per raccontare la storia e la bellezza del nostro borgo, ma soprattutto per testimoniare come anche una comunità piccola possa essere protagonista di processi di crescita e di innovazione, senza smarrire le proprie radici. È un’occasione preziosa per stringere relazioni, condividere esperienze e guardare con fiducia al futuro dei nostri borghi».
Per Atrani, che negli ultimi anni ha avviato percorsi significativi di valorizzazione culturale, turistica e ambientale, la partecipazione al Festival dei Borghi più belli d’Italia è un ulteriore tassello di una strategia che mira a coniugare tutela e sviluppo, tradizione e modernità, identità e apertura al mondo.
Il programma della tre giorni prevede convegni dedicati alla sostenibilità e all’uso delle nuove tecnologie nei piccoli centri, momenti istituzionali con la presenza di sindaci e rappresentanti di tutta Italia, oltre a escursioni, spettacoli, laboratori e iniziative pensate per raccontare il patrimonio materiale e immateriale dei borghi italiani.
Atrani, attraverso la voce del suo sindaco, porterà a Bellano la testimonianza di una comunità che, pur con le sue dimensioni ridotte, custodisce un patrimonio straordinario fatto di storia, cultura, tradizioni e valori, ma che allo stesso tempo sa guardare avanti, puntando su innovazione, accoglienza e qualità della vita.