Il MISE ha reso noto che, con la conclusione in tutta Italia delle operazioni di riorganizzazione delle frequenze televisive per la liberazione della banda 700 MHZ, che ha comportato per i cittadini la risintonizzazione dei canali tv, è giunta al termine la prima fase del passaggio alla Nuova Tv digitale.
Secondo una roadmap stabilita del MISE sono state interessate dal processo di refarming tutte le regioni - a partire dalla Sardegna, dal 15 novembre 2021, per finire con la Campania lo scorso 28 giugno 2022 - mentre il 30 giugno 2022 sono state spente le ultime frequenze ancora attive per uso televisivo della banda 700MHz.
Durante il percorso, l’8 marzo, è stata anche attivata dalle emittenti televisive la codifica Mpeg-4 sullo standard tecnologico DVBT, per consentire la trasmissione dei programmi in alta qualità.
Per ridurre al minimo i disagi, il Ministero ha stanziato 319 milioni di euro per incentivare l’acquisto di decoder o di una nuova tv con la rottamazione di televisori non abilitati alle nuove tecnologie. Inoltre i cittadini di età pari o superiore ai 70 anni, con un trattamento pensionistico annuale non superiore a 20.000 euro, possono richiedere un decoder gratuito che riceveranno direttamente a casa attraverso la convenzione tra Mise e Poste Italiane.
E’ stata anche promossa una capillare campagna di comunicazione e informazione istituzionale sui media, accompagnata da una continua collaborazione sia con gli operatori e gli stakeholder del settore sia con le regioni e i comuni coinvolti dalla riorganizzazione delle frequenze.
L’ultima fase del percorso verso la Nuova Tv digitale è prevista a partire da gennaio 2023, quando verrà adottato lo standard di trasmissione digitale terrestre di seconda generazione DVB-T2 con codifica HEVC Main 10.
Pertanto, i cittadini che avranno necessità di cambiare il televisore o di acquistare il decoder potranno continuare a richiedere, entro il 31 dicembre di quest'anno (o fino all'esaurimento delle risorse), i bonus messi a disposizione dal Ministero.
All'8 luglio risultano oltre 4,2 milioni le famiglie che, per un importo complessivo di oltre 263 milioni di euro, hanno finora beneficiato degli incentivi.